CARLO ALBERTO CAPPELLI - Associazione Prosa e Lirica Carlo Alberto Cappelli

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CARLO ALBERTO CAPPELLI

Carlo Alberto Cappelli, una vita tra libri e teatro.

Nasce nel 1907 a Rocca San Casciano (Forli'), dove la Casa Editrice di famiglia, trasferitasi poi a Bologna, continua a mantenere la tipografia. Per tutta la vita fara' l'editore, dedicandosi parallelamente al teatro, a cui lo lega una vera passione. Ai libri si dedico' per passione di famiglia, ereditando dal padre la Casa Editrice di Rocca San Casciano.
Al palcoscenico, invece, lo avvicino' l'amore che coltivava fin da ragazzino. Gia' nel 1931 e' nominato Presidente della Filodrammatica di Bologna. In questa citta' nel 1938 inaugura il "Luglio musicale" in Piazza del Baraccano, un teatro all'aperto da settemila posti, mentre negli anni Quaranta e' Sovrintendente del Teatro Comunale. Durante gli anni in cui e' Sovrintendente, contribuisce, con grande abilita', a consolidare la dimensione artistico-professionale della compagine orchestrale del suddetto teatro. Scopre tanti giovani talenti: un nome fra tutti, Giuseppe Di Stefano.
Nel 1950 studio' ed elaboro' la Prima Sagra Malatestiana a Rimini, e ne fu' il prezioso consulente e l'impareggiabile organizzatore. Negli stessi anni Cinquanta inizia a dedicarsi al teatro di prosa: realizza un festival che Bologna ospitera' dal 1951 al 1965; contribuisce alla nascita del Festival shakespeariano a Verona nel 1954; nel 1955 con Romolo Valli, Giorgio De Lullo, Anna Maria Guarnieri e Rossella Falk, crea la Compagnia dei Giovani. Ne sara' l'impresario per vent'anni, accompagnando in veri e propri trionfi i piu' bei nomi del teatro di prosa italiano: Gino Cervi, Paolo Stoppa, Vittorio Gassman, Raf Vallone, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Luchino Visconti, Gian Maria Volonte', Carla Gravina e molti altri. Nel 1962 fece debuttare l'esordiente Claudio Abbado.
Nel 1971 e' Sovrintendente dell'Arena di Verona e parallelamente organizza l'attivita' invernale con il Teatro Filarmonico. Con Cappelli l'Arena vive il suo periodo d'oro, impegnandosi in tournees all'estero e ospitando tutti i grandi del teatro internazionale tra cui Gianandrea Gavazzeni, Oliviero De Fabritiis, Riccardo Muti, Franco Corelli, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Richard Tucker, Jose' Carreras, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Ruggero Raimondi, Leo Nucci, Raina Kabaivanska, Ghena Dimitrova, Katia Ricciarelli, Mirella Freni, Seta del Grande, Grace Bumbry, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Maurice Bejart. A Verona per dieci anni ha scelto e avuto come collaboratore Vittorio Rossi in qualita' di consulente tecnico artistico alle produzioni areniane e creatore di spettacoli indimenticabili.
Carlo Alberto Cappelli e' stato con Remigio Paone, il piu' importante organizzatore privato di spettacoli di prosa che l'Italia abbia mai avuto: si trovo' a gestire anche sei compagnie primarie e nel mondo del teatro lirico fu indiscusso e indimenticato protagonista. Per la sua figura di spicco nel mondo culturale e teatrale e per l'impegno profuso nel promuovere la cultura nella sua citta', Bologna nel 1982 gli conferi' il "Nettuno d'Oro".
Carlo Alberto, "Lallo" per gli amici, muore il 3 agosto 1982: rimane nella memoria di quanti l'hanno conosciuto come un gentiluomo che considerava il teatro il regno dell'avventura e dell'imponderabile, credendo nell'amicizia come carta vincente per un impresario. L'Associazione Carlo Alberto Cappelli - Presidente Adolfo Frattagli e Presidente Onorario Vittorio Rossi - sorta nel 1982 a Rocca San Casciano, ha collaborato ad iniziative in ambito comunale, intrattiene contatti con artisti, impresari, Enti Lirici, Associazioni e assicura la partecipazione di aderenti e amici a eventi teatrali in Italia e all'estero.
Istituisce nel 1987 l'omonimo riconoscimento internazionale, conferito annualmente a grandi artisti del mondo teatrale e musicale, prima nella cittadina romagnola, poi a Roma in Campidoglio e al Teatro dell'Opera, a Parigi in Municipio, al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro Metropolitan di New York e al Barbican Theatre di Londra.
                                                                                                                                                          

a cura di Dodo Frattagli

 
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